Entro lo scorso 30.11.2015 doveva essere presentata la prima istanza per l’adesione alla collaborazione volontaria introdotta dall’art. 5-quater del DL 167/90. Una volta effettuato tale invio, entro il successivo 30.12.2015, sarà possibile integrare l’istanza e presentare la documentazione a corredo del modello. Inoltre, gli accertamenti derivanti dall’adesione alla voluntary disclosure dovranno perfezionarsi entro il 31.12.2016.
Sul Sole di oggi 07-12-2015 Ferranti osserva che nel corso dell’esame delle istanze di adesione alla voluntary disclosure può avvenire che il contribuente:
- non riceva l’invito a comparire, perché l’Ufficio ritiene che sussistano una o più cause di inammissibilità;
- non condivida i criteri di determinazione delle imposte e delle sanzioni utilizzati dall’Agenzia delle Entrate e non sottoscriva l’atto di adesione;
- non proceda al versamento delle somme dovute oppure effettui versamenti in ritardo;
- trasmetta una documentazione incompleta.
In queste circostanze, gli Uffici potranno emanare atti di contestazione che non potranno essere sanati in sede di contradditorio e che potranno essere impugnati dai contribuenti. Inoltre, se la procedura di collaborazione volontaria non si perfeziona è in ogni caso previsto che l’Amministrazione finanziaria notifichi un avviso di accertamento e un nuovo atto di irrogazione delle sanzioni entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello dell’invito a comparire.
Fonti:
- art. 2 DL 30.9.2015 n. 153 (G.U. 30.9.2015 n. 227)
- art. 5 quater DL 28.6.1990 n. 167 (G.U. 30.6.1990 n. 151)
- Il Sole – 24 Ore del 7.12.2015, p. 21 – ”La voluntary entra nella «fase 2»” – Ferranti
- Il Sole – 24 Ore del 7.12.2015, p. 21 – ”Dall’iter non concluso spunti per i controlli” – Ferranti